Contatti

deepConnections

3909 Forest Avenue
10021 New York
(123)-456-789
info@dconnections.it

Le piattaforme social, molte e decisamente diverse fra loro, oggi più che mai necessitano di conoscenze specifiche e di professionisti dedicati. Comprenderne ogni sfaccettatura è infatti l’unico modo per sfruttarne al massimo il potenziale comunicativo – e vendere!

Se il tuo obiettivo è dunque quello di mettere in pratica una vera e propria pubblicità social, il cosiddetto social advertising, sei nel posto giusto. In questo articolo, infatti, ti spiegheremo esattamente quali strategie utilizzare per creare un legame profondo e duraturo con chi, dall’altra parte dello schermo, potrebbe essere davvero pronto ad ascoltarti.

Punti chiave

  • Oltre vent’anni fa, il 4 febbraio 2004, il mondo assistette al lancio di thefacebook.com, la prima versione di Facebook. Nessuno avrebbe mai immaginato il peso che tale piattaforma avrebbe assunto nella società odierna. Da allora, i social, nati principalmente per soddisfare il bisogno di comunicazione e condivisione fra individui, sono via via divenuti strumenti sempre più importanti in ottica di marketing e pubblicità per le imprese.
  • I social permettono quindi di farsi pubblicità gratis? Sì, ma non completamente. Creare e gestire un account non costa nulla, è vero, ma non si può dire altrettanto del lavoro che sta dietro la costruzione dell’immagine aziendale e degli stessi strumenti di ADS messi a disposizione dalle piattaforme.
  • Con “pubblicità social” – o social advertising – si intende una strategia di web marketing che sfrutta i social media come canali principali per la promozione di prodotti o servizi. È dunque una forma di pubblicità online che si concentra sull’utilizzo di piattaforme specifiche per raggiungere segmenti dettagliati di pubblico grazie ad annunci mirati e svariate opzioni di targeting.
  • Fare buon uso della pubblicità social porta svariati benefici a un’azienda. Tra questi, spiccano senza dubbio l’ampliamento della visibilità, l’affinamento della segmentazione, l’incremento dell’engagement e l’ottimale misurazione di risultati e performance.
  • Per sfruttare al meglio il social advertising, bisogna concentrarsi su un fruttuoso mix di tecniche e strategie, che comprende:
    • Identificare gli obiettivi di marketing e scegliere le piattaforme più adatte.
    • Definire e segmentare al meglio il pubblico.
    • Creare annunci persuasivi e coinvolgenti.
    • Sfruttare le call-to-action per incoraggiare la conversione.
    • Ottimizzare le campagne e massimizzane il rendimento.
  • Bisogna tenere a mente che la valutazione della validità di una campagna di social advertising è essenziale per ottimizzare la strategia globale del business plan e migliorare performance e risultati. In questi casi, basarsi su determinati KPI, per l’appunto gli indicatori chiave di performance, può essere di grandissima utilità.
  • Tuttavia, fai attenzione: aprire un account social non è sufficiente per acquisire clienti e aumentare le vendite. Ecco perché noi di deepConnections abbiamo messo a punto una lista di 6 consigli (più uno BONUS) per aiutarti a evitare il “profilo fantasma” e a intraprendere il tuo percorso verso il successo!

Quando tutto ebbe inizio

Facciamo un grande salto indietro. Dirigiamoci agli albori, alla data a cui è possibile far risalire l’effettivo “inizio” dei social network per come li conosciamo oggi. Stiamo parlando del 4 febbraio 2004, quando il mondo assistette al lancio di thefacebook.com. Esatto, proprio lui: Facebook. Avresti mai pensato che una simile piattaforma potesse assumere tale importanza nella società odierna? Probabilmente no, e per un motivo ben preciso: vent’anni fa, era tutto un altro mondo.

Sì, perché a farla da padrone era ancora l’analogico, e tutto ciò che riguardava il mondo online o digitale rappresentava un qualcosa di distante e irraggiungibile. Forse persino inutile e difficile.

Ma ecco che, d’un tratto, sopraggiunse Facebook. Non fu il primo: alcuni social network esistevano già – i più nostalgici ricorderanno Myspace – ma certo è che nessuno, mai, visse il boom che di lì a poco avrebbe investito il gioiello di Mark Zuckerberg.

E ora, a più di due decadi da quella notte, ne è passata di acqua sotto i ponti. Basti pensare alla quantità di piattaforme social nate su quella scia, su quell’onda. Così tante e variegate da farci quasi perdere l’attenzione.

Una domanda è lecita: per quale motivo sono nati i social media? Sono nati nientemeno che per soddisfare uno dei bisogni primari dell’individuo, vale a dire comunicare. Condividere, interagire coi propri simili. Non a caso, il loro minimo comune denominatore è e sempre resterà la comunicazione. La comunicazione per immagini, la comunicazione per iscritto, la comunicazione per video. La comunicazione verbale, la comunicazione non verbale o entrambe insieme. Ed ecco perché, anno dopo anno, simili strumenti basati sull’interazione e sulla condivisione sono cresciuti al punto da rendere quasi “eretico” chi decide di non farvi parte.

I social sono sinonimo di pubblicità gratuita? Sì, ma…

Inizialmente, pubblicizzare il proprio marchio, prodotto o servizio online non era una passeggiata. Le aziende non avevano ancora le idee chiare su come procedere e temevano di incappare in un qualcosa che non sarebbero stati in grado di gestire. L’arrivo dei social ha letteralmente stravolto tale visione, donando alle imprese un metodo facile e veloce per comunicare con i consumatori.

A sorprendere, infatti, era soprattutto l’appellativo “gratis”: si poteva scrivere o “postare” ciò che si voleva, farsi pubblicità e promuovere i propri servizi senza pagare alcuna cifra. Mentre sul marketing analogico (il volantinaggio, per esempio) e su quello televisivo o radiofonico gravavano costi decisamente più ingenti.

Si giunse ben presto a comprendere come un semplice account Facebook, Twitter (X) o Instagram potesse davvero fare la differenza. Con una nota, però: se è vero che i social sono uno strumento meraviglioso in termini di acquisizione, contatti, rapporti e fidelizzazione del cliente, altrettanto vero è che rappresentano un impegno. Senza un lavoro specifico e strategico, appunto, non porteranno mai i risultati sperati.

Pertanto, alla domanda “i social sono gratis?”, dobbiamo rispondere con un “sì, sono gratis, ma non completamente”. Di per sé, creare e gestire un account non costa nulla; a costare è invece ciò che sta dietro quella creazione. Si tratta della “costruzione” di un’immagine aziendale, il cosiddetto personal branding, che sottrae a dipendenti – o professionisti esterni – molte ore di lavoro e studio. Ma anche delle molteplici e comode campagne a pagamento (Meta ADS, Google ADS, ecc.) messe a disposizione delle imprese per pubblicizzarsi, ognuna impostata nell’ottica di un preciso obiettivo (promozione del brand, aumento del traffico, acquisizione di lead).

Di fatto, questi costi avranno un senso e un ritorno in termini di fatturato e vendite solo se inseriti nella cerchia di un marketing plan razionale e coerente, vale a dire una strategia globale ben studiata e orientata a uno specifico obiettivo.

Pubblicità social: che cos’è e come funziona il social advertising?

Fatta questa premessa, è giunto il momento di chiederci in cosa consista davvero la pubblicità social. In altre parole, che cosa sia e come funzioni il così chiamato social advertising.

Il social advertising è una strategia di web marketing che sfrutta i social media come canali principali per la promozione di prodotti o servizi. Una forma di pubblicità online, brevemente, che si concentra sull’utilizzo di piattaforme quali Facebook AdsInstagram AdsLinkedIn AdsTikTok Ads – e molte altre – per raggiungere specifici segmenti di pubblico grazie ad annunci mirati e svariate opzioni di targeting.

Tale forma di pubblicità si dimostra estremamente efficace nella misura in cui consente alle imprese di personalizzare al massimo il proprio messaggio, poiché si basa sulla capacità dei social di raccogliere dati demografici e di comportamento degli utenti come mai prima d’ora. Senza considerare il fatto che, oggi, le persone trascorrono sempre più tempo sulle piattaforme di networking, tendenza che le aziende possono sfruttare al fine di raggiungere un pubblico ancora più ampio e diversificato.

Ecco perché il social advertising rientra a pieno titolo negli odierni investimenti prioritari del budget di marketing e comunicazione per le imprese. Investimento che assume ulteriore valore se teniamo a mente la possibilità di declinarne la strategia su tutti i principali canali del Digital Customer Journey, ovverosia motori di ricerca, siti web, mail, e così via.

Insomma, rispetto alla tradizionale, la pubblicità social, anche grazie alla sua incredibile varietà di formato, è senza dubbio in grado di personalizzare in modo decisamente più efficiente la propria comunicazione verso il target specifico. In aggiunta, i costi contenuti la rendono una soluzione accattivante anche per quelle realtà imprenditoriali che non hanno mai potuto permettersi un cospicuo investimento in termini di advertising e visibilità.

Tutti i pro della pubblicità social

Hai mai sentito parlare di “marketing omnichannel”? Si tratta nientemeno che di una gestione sinergica dei canali di comunicazione d’impresa e dei touchpoint dei clienti finalizzata a migliorarne l’esperienza con il brand. La pubblicità social offre numerosi benefici alle imprese che decidono di sfruttare il social advertising come parte della propria strategia omnicanale. Sì, ma quali?

  • Ampliamento della visibilità. La presenza sui social consente alle aziende di aumentare la visibilità del proprio brand e, pertanto, di raggiungere un pubblico decisamente più vasto. Inoltre, la possibilità di entrare in contatto con utenti più in target, ovverosia già potenzialmente interessati all’offerta, aumenta non poco le probabilità di conversione.
  • Affinamento della segmentazione. Le piattaforme di social advertising offrono opzioni di targeting avanzate, che consentono alle aziende di raggiungere segmenti di pubblico sempre più dettagliati e specifici. Questo significa solo una cosa: massimizzare l’efficacia delle campagne pubblicitarie convogliando il messaggio a chi è già pronto per – e desideroso di – riceverlo.
  • Incremento dell’engagement. I social media sono un ambiente interattivo? Assolutamente sì. Un ambiente in cui le persone possono commentare, condividere, interagire con gli annunci. Ciò dà l’opportunità di coinvolgere gli utenti in modo profondo, facendo sì che il messaggio pubblicitario sfrutti le reti e il network per diffondersi ulteriormente.
  • Misurazione e monitoraggio ottimale di risultati e performance. Gli strumenti di misurazione offerti dalle piattaforme di social advertising sono ben più che avanzati. È infatti possibile sfruttarli per monitorare metriche quali le impression, il CTR e le conversioni in modo tanto intuitivo e preciso da permettere alle imprese una valutazione costante sull’efficacia delle strategie e, nel caso, un loro eventuale aggiustamento.

Strategie di social advertising per una pubblicità social realmente efficace nel 2025

Per ottenere risultati davvero efficaci in termini di pubblicità social si dimostra sicuramente utile e necessaria una combinazione di diverse strategie e tattiche. Ecco alcuni consigli:

  1. Identifica gli obiettivi di marketing e scegli le piattaforme più adatte. Prima di dare il via a una campagna di social advertising, è fondamentale definire in modo chiaro i tuoi obiettivi di marketing. Punti ad aumentare le vendite? A generare lead qualificati? A migliorare la consapevolezza del brand? Una volta chiarito il tutto, assicurati di selezionare e sfruttare al massimo solo i social più adatti a conseguire lo scopo – e a raggiungere il tuo pubblico ideale!
  2. Definisci e segmenta al meglio il tuo pubblico. La segmentazione del pubblico è una parte essenziale della pubblicità social, nonché del marketing in generale. Grazie alle specifiche opzioni di targeting offerte dalle piattaforme di social advertising, definire il pubblico di riferimento in base a criteri demografici, interessi e comportamenti non è mai stato così facile. Servitene al meglio per mostrare i tuoi annunci a quella esclusiva fetta di mercato che può trarne benefici effettivi e reali!
  3. Crea annunci persuasivi e coinvolgenti. Ripetiamolo insieme: gli annunci sui social devono catturare l’attenzione del pubblico e comunicare il messaggio in modo chiaro e immediato. È dunque importante utilizzare immagini o video di alta qualità, testi personalizzati, design accattivanti e all’avanguardia. In più, per massimizzare i risultati e le performance, ti consigliamo vivamente di adattare gli annunci al formato e alle specifiche di ogni piattaforma.
  4. Sfrutta le call-to-action per incoraggiare il coinvolgimento. Negli annunci sui social, le call-to-action (CTA) rappresentano elementi a dir poco cruciali. Una CTA può tanto incoraggiare gli utenti a compiere un’azione specifica, come cliccare su un link, iscriversi a una newsletter o effettuare un acquisto, quanto ottenere l’effetto opposto e farti letteralmente perdere un’occasione di vendita. Perciò, cerca di padroneggiare un linguaggio persuasivo, chiaro e, soprattutto, autentico!
  5. Ottimizza le tue campagne e massimizzane il rendimento. Durante l’attivazione delle campagne di social advertising, comincia subito a monitorare i risultati e ad apportare eventuali ottimizzazioni. Annunci, pubblici target e strategie di offerta sono disponibili in tanti modelli e formati: analizzali e testali per identificare le combinazioni più efficaci! Non tralasciare, poi, le opzioni di remarketing, di grande aiuto per raggiungere gli utenti che hanno già interagito con il tuo marchio e aumentare le possibilità di conversione.

La misurazione: come posso valutare l’efficienza della mia pubblicità social?

Arrivato a questo punto, ti starai domandando come sia possibile valutare il reale impatto di una strategia di pubblicità social sul tuo business. Nonché quali metriche utilizzare per misurarne i risultati.

Al solito, partiamo dal presupposto che la valutazione della validità di una campagna di social advertising sia essenziale per ottimizzare la strategia globale del business plan, “aggiustare il tiro” all’occorrenza e migliorare performance e risultati in vista dell’obiettivo finale. In questi casi, i principali KPI da considerare, per l’appunto gli indicatori chiave di performance utili a valutare il successo delle campagne, si dividono in 6 tipologie:

  1. il CRT (o tasso di click), che misura la percentuale di persone che cliccano sugli annunci rispetto al numero di visualizzazioni;
  2. il CPC (o costo per click), il quale indica l’importo medio speso per ogni click generato;
  3. il CR (o tasso di conversione), utile a identificare la percentuale di utenti che compiono un’azione desiderata, come l’acquisto di un prodotto o la compilazione di un modulo;
  4. il CPA (o costo per conversione), nientemeno che il costo medio di ciascuna conversione;
  5. l’ER (o tasso di interazione), che misura il livello di coinvolgimento degli utenti;
  6. il ROI (o ritorno sull’investimento), cioè il rapporto tra il capitale investito e il profitto realizzato.

Sì, monitorare la tua campagna di pubblicità social tramite questi KPI (o altri, a seconda del tuo obiettivo) può realmente fare la differenza tra una prestazione di successo e un ammasso di post destinati al dimenticatoio. Nondimeno, come si può valutare correttamente il rendimento di un annuncio? La risposta è più semplice di quanto si creda. Le piattaforme di social advertising mettono infatti a disposizione strumenti di analisi integrati estremamente intuitivi e semplici da utilizzare, che consentono all’impresa – o al professionista – di raccogliere informazioni preziose su impression, click, conversioni e altre metriche pertinenti.

In ogni caso, tieni sempre a mente che, se da un lato l’analisi dei dati ti permette di ottenere una comprensione più approfondita del comportamento del tuo pubblico, dall’altro – soprattutto – ti dà modo di identificare punti di forza e aree di miglioramento delle tue campagne in corso d’opera. Un modo complicato, insomma, per dire che ti evita un’ingente perdita di tempo e denaro!

Il rovescio della medaglia: 6 consigli per evitare il “profilo fantasma”

Chiaramente, non è tutto oro quel che luccica. Aprire un account Facebook (o X, YouTube, Instagram, e così via) non è sufficiente per avere successo online, acquisire clienti e aumentare le vendite: bisogna iniziare a creare! Ciò per evitare la catastrofica conseguenza dell’avere un “profilo fantasma”, vale a dire un profilo aperto, ma inattivo o non aggiornato.

Non preoccuparti: noi di deepConnections abbiamo stillato una lista di 6 consigli (più uno BONUS) utili a scongiurare proprio questa tremenda evenienza!

#1 – Sfrutta la potenza visiva

Hai mai notato che, quando condividi su Facebook un selfie o una foto, il riscontro è generalmente più alto di quando ti limiti a scrivere un post? Esatto, questo è il trend per rimanere al passo! Banale? Non così tanto.

Devi munirti di creatività e fotocamera, mostrare al mondo chi sei e cosa fai. Letteralmente. Perché le immagini hanno ormai preso il sopravvento nella comunicazione: su Facebook fanno incetta di like, Instagram, Pinterest e Snapchat si basano totalmente su di esse e persino Linkedin, oggi, sta seguendo l’onda.

Insomma, non ci sono molte altri modi per dirlo: se vuoi che funzioni, ci devi mettere la faccia!

#2 – Crea – e tieni vivo – l’interesse

Ci siamo. Hai scritto un bel post, è tutto pronto e non vedi l’ora di condividerlo sui social. Bene: fermati. Cosa devi fare prima di pubblicarlo?

Comincia con l’inserire un titolo accattivante. Utilizza parole che creino il famoso hype, vale a dire un’aspettativa. Senza esagerare, però: ricorda che, una volta aperto il link, l’aspettativa dev’essere soddisfatta (non disillusa!). Quindi, come accennato sopra, inserisci un’immagine interessante e coerente, cercando tuttavia di variare rispetto a quelle che utilizzi di solito (o che utilizzano tutti gli altri) per pubblicizzare il medesimo argomento. In ultimo, inserisci una descrizione: rendila breve, concisa, ma accattivante; in altri termini, l’aggancio ideale per tenere vivo l’interesse che hai creato e convincere definitivamente il lettore ad aprire il link.

#3 – Pubblica il post giusto al momento giusto

C’è un’azione fondamentale che fin troppo spesso non viene percepita come tale: il timing. Lo sapevi?

Molte persone tendono a pensare che l’importante sia pubblicare, non quando pubblicare. È un grave errore! Come azienda, il tuo scopo principale, sui social, è quello di raggiungere quante più persone possibili, incentivando in tal senso la lead generation. Non puoi quindi limitarti a postare un articolo, un post o una foto quando sono pronti: devi farlo quando l’affluenza social è ai suoi massimi. Come? Beh, esistono diversi strumenti utili a capirlo. Un esempio sta negli Insight di Meta Business Suite, piattaforma in grado di monitorare i tuoi progressi e aiutarti a comprendere il comportamento degli utenti.

#4 – Soprattutto, pubblica!

Tieni presente che, in questo ambito, pubblicare lo stesso contenuto più di una volta, magari cambiando immagine e rivisitando un po’ il titolo, non è affatto sbagliato né tantomeno negativo. Anzi! Così facendo, stai dimostrando al tuo (potenziale) cliente di essere sempre attivo. E che, nonostante tu non sia ancora pronto a pubblicare un altro contenuto, non stai comunque tralasciando il tuo pubblico.

C’è di più: se ci pensi, potresti anche raggiungere quella parte di target che, per un motivo o per l’altro, non era collegata alla piattaforma in questione quando hai pubblicato il tuo articolo per la prima volta!

#5 – Impara a dialogare

No, i social non sono stati creati come strumento di promozione aziendale. La pubblicità social è importante, certo, ma non devi dimenticare che la loro origine si deve alla volontà di mettere in contatto le persone e farle interagire. Tralasciare questo aspetto è pertanto deleterio anche per un’azienda!

Devi interfacciarti con i tuoi followers in modo autentico, porgli domande, invitarli a commentare e a darti la loro opinione. Insomma, devi creare con loro un dialogo. Smettila di parlare solo ed esclusivamente di te stesso e dei tuoi servizi: comincia a interpellare e coinvolgere chi ti segue, evitando di dare vita a un noioso monologo. Il rischio, in caso contrario, è che dall’altra parte non ci sia più nessuno ad ascoltare il tuo messaggio.

#6 – Non trattenerti: diffondi!

Tu sei il primo a dover diffondere il tuo brand e ciò che rappresenta. È una regola aurea. E, per farlo, si dimostra necessaria la presenza su più di un social: bisogna studiarli, capire quale di essi possa aiutarti a raggiungere il tuo target e con quali, invece, ciò sia più difficile o addirittura sconveniente.

Dunque, quali social utilizzare? No, non sono tutti uguali; anzi, i loro utilizzatori vengono spesso raggruppati per categorie precise. Prendiamo in considerazione un’azienda di arredamento: oltre ai classici Facebook, X e Instagram, probabilmente potrebbe puntare alla pubblicazione su Pinterest, una piattaforma visiva, utilizzata prevalentemente dal gentil sesso, la cui logica si confà perfettamente all’idea di mostrare ed esibire la bellezza delle creazioni in un contesto di casa e design. Ikea, per esempio, ha capito esattamente come sfruttare al meglio Pinterest per il proprio marketing fondato su argomenti di design d’interno!

#BONUS – Pay to Play, ovvero sfrutta la pubblicità social!

Il main focus di questo articolo riguarda la pubblicità social. Arrivato a questo punto, lo avrai già capito. Perciò, ancora una volta teniamo a ribadire che sì, puoi pagare per pubblicizzare e promuovere i tuoi contenuti sui social! Questo significa acquisire la visibilità che cerchi senza troppo stress.

È facile, veloce e soprattutto utile: con un click, puoi raggiungere un pubblico molto più vasto di quello che ti segue effettivamente. Forse, dovresti davvero considerare l’opzione di investire un po’ del tuo budget nel social advertising, una tecnica di marketing oramai divenuta a tutti gli effetti un must per ogni tipo di business.

In conclusione…

In questo articolo, abbiamo avuto modo di comprendere cosa sia la pubblicità social e di quanta e quale importanza goda nell’odierno panorama del marketing digitale. Il social advertising, difatti, offre alle aziende l’opportunità di raggiungere il proprio pubblico come mai prima d’ora, in modo mirato e coinvolgente, tramite una combinazione di strategie efficaci, segmentazione del pubblico, approfondite analisi di performance e creazione di annunci personalizzati al bacio.

Certo è che, per sfruttarne al meglio il potenziale, è fondamentale avere consapevolezza – e una conoscenza dettagliata – delle diverse piattaforme, dei KPI da valutare e delle tattiche di segmentazione. Ma ciò non toglie che la pubblicità social rappresenti oggigiorno un elemento essenziale in ogni marketing plan che si rispetti. Perché i social non sono più soltanto piattaforme di comunicazione tra persone, bensì un vero e proprio strumento per fare marketing e interagire con i clienti. Non lo si può ignorare: un’azienda con una social media strategy, oggi, è un’azienda vincente.

Se vuoi sapere di più su come pubblicizzare la tua azienda sui social, contattaci ora. Del resto, è il nostro pane quotidiano! Compila il form e parliamo insieme di come dare vita e far crescere il tuo ambizioso progetto digital.